Siamo in un nuovo normale
Ormai lo abbiamo capito, i vecchi paradigmi vengono completamente sconvolti dagli attuali scenari.
Warren Buffett in merito ai tassi negativi diceva che siamo in un nuovo normale, dobbiamo pagare per prestare soldi a Stati come la Germania ed addirittura in questa settimana scopriamo che possiamo addirittura essere pagati per comprare petrolio.
Lunedì 20 aprile 2020 infatti il prezzo dell’indispensabile materia prima ha segnato un prezzo negativo per 37$
a causa di molteplici fattori di cui si è parlato molto in questi giorni, crollo della domanda a causa del COVID19, offerta che continua ad essere elevata, problemi di stoccaggio e scadenza tecniche.
Poco dopo questo prezzo è risalito attestandosi sotto il dollaro al barile, meno di un BigMac.
Tutti quelli che operano in borsa sanno che predire il prezzo delle materie prime è alquanto difficile, era infatti del 2008 la previsione di un prezzo dell’oro nero che si sarebbe attestato a 200 dollari al barile, ed invece quello della fine degli anni ’90 nel quale si diceva che era finita l’era del prezzo del WTI a basso prezzo. Guarda a questo link https://nature.berkeley.edu/er100/readings/Campbell_1998.pdf
Il futuro non è noto a nessuno, ma affidarsi ai numeri può aiutare.
Possiamo vedere infatti come è cambiata la composizione dell’indice americano S&P500 dal 1980 ad oggi
In quegli anni infatti 7 dei primi 10 titoli della principale borsa americana erano del settore energetico.
Nel 2015 invece era soltanto 1, EXXON
Ed oggi non ce n’è nessuno.
Cosa possiamo capire da questo?
Intanto che la caratteristica principale dei mercati finanziari è la grande adattabilità ai cambiamenti.
Se io investo soltanto in un’azienda o in un settore questo può essere completamente sconvolto dalla sera alla mattina, come abbiamo potuto constatare in questi tempi.
Lo S&P500 grazie alla sua capacità di adattamento dal 1980 ad oggi ha avuto una crescita del 7000% circa l’11% annuo, inserendo le aziende che cavalcano il nuovo ed estromettendo quelle che rappresentano il vecchio
La seconda è quella che mediare i prezzi in un settore o in un unico titolo che scende non è garanzia di ripresa a breve, ed è rischioso come cercare di prendere un coltello al volo mentre cade, infatti seppur con i prezzi in continua discesa nelle ultime 6 settimane nessuno aveva previsto un prezzo addirittura negativo.
In un momento in cui i mercati sono cosi confusi, mi torna sempre in mente la frase dell’Oracolo di Omaha, non chiedetemi dove saranno i mercati finanziari domani perchè non è dato saperlo, ma chiedetemi dove saranno nei prossimi 10 anni e vi saprò rispondere.
Michele Sportoletti
Photo by:Ben Carlson
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