F1038123-C916-4FB6-AC1C-F72068021870

La stanza buia

15/02/2020 , In: finanza comportamentale , With: No Comments
0

All’inizio dell’attività di consulente finanziario riuscii ad ottenere un appuntamento con un mio lontano conoscente. 

Questo ragazzo che al tempo aveva più o meno la mia stessa età, gestiva un bar di famiglia, e mi incuriosiva un suo atteggiamento di ostentata sicurezza con il quale intratteneva i suoi clienti su vari argomenti. Spaziava dalla politica, all’economia, allo sport, su tutto aveva un’opinione netta e soprattutto scontata.

Quando iniziammo a parlare insieme questa sua estrema sicurezza si riversò anche sugli argomenti che trattavo io, anche se mi disse che sui suoi risparmi preferiva non fare da solo ma affidare tutto a suo zio che gestiva i soldi di famiglia.

Allora incuriosito gli risposi che non sapevo che suo zio lavorasse nel mio stesso mondo e lui in maniera candida mi rispose, no infatti non ci lavora, di mestiere fa l’arrotino. 

Questa risposta mi insegnò due cose, la prima è mai farsi arrotare un coltello da uno che lavora in finanza, e la seconda è che rispetto alla maggior parte degli argomenti viviamo come se fossimo in una stanza buia.

Proviamo per un attimo ad immaginare la nostra mente come una lampadina che brilli in una stanza altrimenti buia. Alcuni oggetti vicini sono pienamente illuminati, li riusciamo a vedere perfettamente, presenti ed identificabili. Sono le cose che conosciamo benissimo, i nomi dei nostri amici, quello che abbiamo mangiato stamattina, quanti lati ha un triangolo e cosi via. Gli oggetti al capo opposto della stanza invece sono completamente in ombra, sono le cose di cui non sappiamo nulla, le cifre dei pi greco, la composizione della materia. Tra la luce e il buio c’è tuttavia una zona grigia in cui il livello d’illuminazione diminuisce gradualmente. In questa zona crepuscolare gli oggetti non sono pienamente illuminati, ma nemmeno completamente invisibili perché sappiamo qualcosa su di essi, però la nostra conoscenza è disomogenea ed incompleta, a meno che non siamo esperti in uno specifico settore. La domanda è: quanto sappiamo degli argomenti che non conosciamo? Quanto siamo bravi a calcolare l’esatto grado di illuminazione in punti diversi della zona crepuscolare? 

Se siamo cauti releghiamo alla completa oscurità tutto ciò che non è perfettamente illuminato non osando azzardare un’ opinione su cose di cui abbiamo in realtà solo una vaga idea. Se invece siamo troppo sicuri di noi facciamo l’esatto contrario, esprimiamo opinioni su cose che si trovano nella zona crepuscolare con più convinzione di quanto non sia giustificato. 

La cosa migliore che possiamo fare per illuminare adeguatamente la nostra stanza ed eliminare le nostre zone grigie è accendere altre menti che abbiano sviluppato nei nostri campi di interesse le necessarie competenze.

There are no comments yet. Be the first to comment.

Leave a Comment

Michele Sportoletti

Consulente Finanziario

A volte prendendo in mano questo libro mi rendo conto del valore degli insegnamenti in esso contenuti. Ben Graham, quasi ottantenne, ha confidato ad un amico che sperava ogni giorno di fare qualcosa di folle, qualcosa di creativo e qualcosa di generoso. Non saprei dire ancora quale di queste tre cose mi abbia ispirato per creare questo blog.