Essere come te.
Di cosa ti occupi? Che sport pratichi? In quale hobbie investi il tuo tempo?
In queste attività sei il migliore?
Il numero uno?
Per essere il numero uno, lo devi essere a livello mondiale. Altrimenti non conta.
Probabilmente per essere il primo in qualcosa, c’è bisogno di concentrarsi veramente in quello che fai, dedicare tutto, tempo, spazio, attenzione.
Chi negli ultimi mesi si è appassionato alla storia di Kobe Bryant ha letto che per arrivare dove era ha dovuto sudare parecchio, ha dovuto dedicare tutto quello che aveva per eccellere nello sport che preferiva e che lo ha reso famoso.
Anche il mondo della finanza ha le sue stars, nella maggior parte dei casi non sono nomi noti, perchè questo mondo non appassiona le persone come lo sport, o come la cucina, ma se si ha un pò di pazienza e si entra nelle storie di ognuno si possono scoprire storie avvincenti, sfide ai quali questi personaggi vengono sottoposti che possono insegnare cose che vanno al di la della semplice capacità di creare fortune immense.
Oggi non mi dilungherò a farlo, ma solo a far emergere dall’anonimato alcuni nomi famosi.
Il primo della lista è Jim Simons uno degli investitori più enigmatici al mondo, la sua società, Renaissance Technologies LLC dal 1988 al 2018 con il fondo Medallion ha reso ai propri investitori il 66% annuo al lordo delle commissioni, tolte le commissioni i guadagni sono stati del 39% annuo.
Simons prima di essere stato un investitore è stato un matematico esperto di codici di sicurezza, poi ha fatto il presidente del proprio dipartimento di matematica, poi ha fondato la Società che gli ha dato la ricchezza, dove non ha assunto i soliti analisti ed economisti ma matematici, fisici e scienziati informatici, ha cambiato approccio e ha vinto.
Dopo anni di successi il fondo oggi investe solo i denari di Simons e dei suoi dipendenti.
Ed ecco il punto, nessun’altro riesce a fare quello che ha fatto lui.
Bill Ackman.
Gestisce la Pershing Square Capital Management LP. Uno dei pochi che, preoccupato per l’impatto del coronavirus, ha coperto le posizioni azionarie del fondo acquistando credit default swap su vari indici investment grade e high yield. Mentre i mercati sono crollati del 35%, il suo fondo ha incassato oltre $ 2 miliardi .
Non sono stati tutti in grado di prevedere questo cigno nero.
Come non citare Warren Buffett.
Per curiosità, ho inserito su Google la frase ” investi come Warren Buffett “. Ha prodotto circa 113.000 risultati. Ma Buffett ha trascorso 60 anni a studiare ciò che rende un grande investimento sottovalutato. Aveva clienti investitori che gli davano spazio per mettersi alla prova. In Charlie Munger, ha trovato un partner che ha completato il suo processo decisionale. Il suo fondo di investimento oggi è il più grande ed importante al mondo.
In pochi sono riusciti a mantenere e accrescere la ricchezza per 60 anni di fila, un Paperon de Paperoni in carne ed ossa.
Ognuno di questi grandi investitori, (ce ne sono tanti altri che avrei voluto citare e forse un giorno lo farò), ha un metodo, hanno scoperto il proprio Santo Graal, un misto di conoscenza, esperienza e comportamento che li rende unici e speciali.
Ma per investire non è necessario diventare come loro, ma affrontare i mercati finanziari con la propria personalità.
Io non riuscirò mai ad essere come Valentino Rossi, nonostante tutto vado in moto e quando ci vado provo un estrema soddisfazione. Ho alcune regole base che mi permettono di divertirmi senza strafare, applico tutte le sicurezze del caso, studio il percorso e poi via.
Per avere soddisfazione dai propri investimenti è la stessa cosa, basta darsi alcune regole di base, capire come si comportano i grandi investitori in situazioni limite come quelle che viviamo oggi, adeguare tutte queste regole a noi stessi, e poi via.
Michele Sportoletti
Copyright © Jstudios 2016. All rights reserved.