Ci stiamo avviando verso la fine di questo anno.
Un anno difficile in molti contesti della nostra vita. Infatti chi di noi può dire di non aver perso qualcosa, a partire dalla nostra salute o a quella dei nostri cari, dalla tranquillità di un reddito, fino ad arrivare alla libertà di poter fare le cose che amiamo, di vedere le persone a cui vogliamo bene senza dover compilare un’autocertificazione. Insomma il 2020 è stato un susseguirsi continuo di preoccupazioni. E’ per questo che ogni volta che si parla di investimenti, la maggior parte si stupisce che tutto questo non si sia riversato anche sui propri risparmi.
La finanza ha voluto credere in una ripresa. A novembre dopo l’annuncio del vaccino i mercati finanziari hanno preso tutti di sorpresa segnando il miglior mese di sempre con oltre il 20% di incremento.
Chi l’avrebbe mai detto?
Beh di segnali ce ne sono stati tanti, ma forse ci siamo impegnati troppo ad ascoltare una televisione che ogni sera era intenta a dipingere la fine del mondo.
Il segnale più forte, è stata l’opera delle banche centrali che hanno bloccato l’emorragia di Marzo, mettendo un salvagente di circa 4 volte quello che l’economia ha perso.
Un eccesso di misure di salvataggio che hanno salvato il mondo finanziario dalla catastrofe che ci veniva annunciata di giorno in giorno.
In tanti sulla scia di questa paura hanno preferito lasciare i soldi in conto corrente senza accorgersi che i fondi comuni azionari internazionali stavano battendo ogni previsione, alla data di oggi infatti siamo a circa il 16% di incremento.
L’unica cosa che il mondo ci invidia come Paese sono i nostri risparmi, una montagna di denaro che però viene gestito in maniera obsoleta con servizi che non sono più adatti con i tempi che viviamo.
Tassi a zero o negativi, Governi in difficoltà, hanno messo in evidenza come si continui ad investire senza ottenere un rendimento reale positivo, ci si continua a concentrare sul prodotto invece di costruire strategie. Inoltre si continua ad affrontate il mondo della finanza come si affronta quello dei casinò, basti guardare al proliferare di proposte di investimento telefoniche orchestrate ad arte per spillare soldi a poveri malcapitati.
Il tempo, la diversificazione e soprattutto il confronto continuo con un professionista di fiducia possono creare un grande divario tra un semplice risparmiatore ed un investitore di successo.
