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Guardare oltre la crisi

04/04/2020 , In: Finanza, finanza comportamentale , With: No Comments
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Secondo il vocabolario, l’esperienza è la conoscenza acquisita mediante il contatto con un determinato settore della realtà. Anche se all’epoca del Covid19 bisogna stare ad un metro di distanza l’uno dall’altro, il contatto è il fulcro di tutto. Se non c’è contatto non c’è esperienza. Le esperienze della vita sono tanto più ricche quanto più c’è contatto. La vita la puoi capire anche dai libri ma poi quando la realtà ti travolge è tutta un’altra cosa. Infatti leggere un libro sulla Grande Depressione del 1929 è tutta un’altra storia dall’averla vissuta da dentro, giorno per giorno, notizia per notizia. Dal 1928, l’indice americano S&P 500 ha subito 12 volte un calo dal 30% in giù, 20 volte un calo del 20%. Ogni 7-8 anni quindi c’è stato un crollo importante. Se una persona inizia ad investire intorno a 25 anni il suo ciclo di investimento durerà dai 50 ai 60 anni. Vorrebbe dire che sarà sottoposto ad almeno 7 momenti di bruschi arresti e almeno 10 con un calo del 20%. Ogni volta che c’è una crisi sentirai dire che questa crisi è diversa, e lo è per davvero almeno nelle cause, ma uguale nel risultato, la crisi passa, il mondo si rimette in piedi e si toccano altre vette. In questi casi rispolvero gli studi di Ben Shiller, sulle serie storiche degli ultimi 150 anni. In questo lasso di tempo, il rendimento reale, cioè al netto dell’inflazione è sempre stato positivo del 5% annuo. Quando dico al netto dell’inflazione vorrebbe dire che oltre a mantenere il potere d’acquisto del mio capitale, ci si guadagna anche. Se si tiene investito il proprio capitale per 5 anni 70 volte su 100 si ritira il proprio capitale in guadagno, a 10 anni la percentuale migliora arrivando a 86 volte su 100 e se infine si lascia il capitale investito per 20 anni si guadagna 100 volte 100. A questo punto abbiamo due punti fermi, le crisi esistono e rispetto a queste bisogna coltivare un atteggiamento di pazienza, lasciare investito il capitale nell’azionario e mantenere un capitale liquido per approfittare dei prezzi bassi ed accrescere le proprie quote azionarie per i futuri rialzi. Se rimango investito ottengo guadagni certi tanto più è lungo il periodo di investimento. Le persone si aspettano che lo status quo duri indefinitamente o fornisca segnali anticipati per cambiare la propria strategia, ma il più delle volte non funziona così. Sorpresa e shock sono endemici del sistema, e solo rispettando queste regole le persone avranno più di quello che hanno investito. L’anziano socio di Warren Buffett, Charlie Munger, ricorda sempre che i grandi soldi non sono negli acquisti o nelle vendite, ma nell’attesa. Tutto qui, sono le regole del mercato. Tutta la filosofia e la cultura intorno ai mercati finanziari lasciatele agli operatori di borsa, voi concentratevi su queste due cose.

Secondo il vocabolario, l’esperienza è la conoscenza acquisita mediante il contatto con un determinato settore della realtà. 

Anche se all’epoca del Covid19 bisogna stare ad un metro di distanza l’uno dall’altro, il contatto è il fulcro di tutto. Se non c’è contatto non c’è esperienza. 

Le esperienze della vita sono tanto più ricche quanto più c’è contatto. La vita la puoi capire anche dai libri ma poi quando la realtà ti travolge è tutta un’altra cosa. 

Infatti leggere un libro sulla Grande Depressione del 1929 è tutta un’altra storia dall’averla vissuta da dentro, giorno per giorno, notizia per notizia. 

Dal 1928, l’indice americano S&P 500 ha subito 12 volte un calo dal 30% in giù, 20 volte un calo del 20%. Ogni 7-8 anni quindi c’è stato un crollo importante. Se una persona inizia ad investire intorno a 25 anni il suo ciclo di investimento durerà dai 50 ai 60 anni. Vorrebbe dire che sarà sottoposto ad almeno 7 momenti di bruschi arresti e almeno 10 con un cali del 20%.  Ogni volta che c’è una crisi sentirai dire che questa crisi è diversa, e lo è per davvero almeno nelle cause, ma uguale nel risultato, la crisi passa, il mondo si rimette in piedi e si toccano altre vette. 

In questi casi rispolvero gli studi di Ben Shiller, sulle serie storiche degli ultimi 150 anni. In questo lasso di tempo, il rendimento reale, cioè al netto dell’inflazione è sempre stato positivo del 5% annuo. Quando dico al netto dell’inflazione vorrebbe dire che oltre a mantenere il potere d’acquisto del mio capitale, ci si guadagna anche. 

Se si tiene investito il proprio capitale per 5 anni 70 volte su 100 si ritira il proprio capitale in guadagno, a 10 anni la percentuale migliora arrivando a 86 volte su 100 e se infine si lascia il capitale investito per 20 anni si guadagna 100 volte 100. 

A questo punto abbiamo due punti fermi, le crisi esistono e rispetto a queste bisogna coltivare un atteggiamento di pazienza, lasciare investito il capitale nell’azionario e mantenere un capitale liquido per approfittare dei prezzi bassi ed accrescere le proprie quote azionarie per i futuri rialzi. 

Se rimango investito ottengo guadagni certi tanto più è lungo il periodo di investimento. 

Le persone si aspettano che lo status quo duri indefinitamente o fornisca segnali anticipati per cambiare la propria strategia, ma il più delle volte non funziona così. Sorpresa e shock sono endemici del sistema, e solo rispettando queste regole le persone diventeranno più ricche. 

L’anziano socio di Warren Buffett, Charlie Munger, ricorda sempre che i grandi soldi non sono negli acquisti o nelle vendite, ma nell’attesa. 

Tutto qui, sono le regole del mercato. Tutto la filosofia e la cultura intorno ai mercati finanziari lasciatele agli operatori di borsa, voi concentratevi su queste due cose. 

Michele Sportoletti 

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Michele Sportoletti

Consulente Finanziario

A volte prendendo in mano questo libro mi rendo conto del valore degli insegnamenti in esso contenuti. Ben Graham, quasi ottantenne, ha confidato ad un amico che sperava ogni giorno di fare qualcosa di folle, qualcosa di creativo e qualcosa di generoso. Non saprei dire ancora quale di queste tre cose mi abbia ispirato per creare questo blog.