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Il cigno nero

18/04/2020 , In: Finanza , With: No Comments
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Siamo in un periodo in cui l’improbabile e l’imprevedibile hanno avuto un fortissimo impatto sulle nostre vite, sui mercati finanziari e sull’economia. L’umanità d’altronde non cresce in maniera lineare ma per balzi dovuti spesso a stravolgimenti dello status quo. La maggior parte delle volte infatti per cambiare abbiamo bisogno di situazioni di rottura. 

Quando l’incertezza sale, ci sentiamo indifesi con il risultato di chiuderci per non peggiorare il nostro senso di precarietà. Nei mercati finanziari accade più o meno la stessa cosa, ma qui l’incertezza quando è confusa con il rischio rischiamo di perdere delle opportunità.

L’esempio del giocatore di dadi può aiutarci a chiarire la questione. 

Se volessi scommettere sull’uscita di un numero correrei un “rischio” o probabilità di 1 a 6, perché il dado ha 6 facce e ne può uscire solo una per ogni lancio. 

Ma se scommettessi su quanti giri farà il dado prima di consegnarmi un risultato, qui la cosa si fa molto più complicata, ed allora si può parlare di un’incertezza. 

I mercati finanziari ponderano il rischio quando questo è calcolabile, ma non riescono minimamente a ponderare l’evento incerto ed imprevisto, questo evento nel gergo finanziario si chiama Cigno Nero. 

Questa terminologia è tratta dal libro di Nicolas Taleb un best seller che viene rispolverato ogni volta che ci sono situazioni come quelli che viviamo oggi.

Secondo l’autore le caratteristiche che dovrebbe avere un evento per essere catalogato come cigno nero sono 3. 

Numero 1 

Deve essere un evento isolato. Cioè una cosa di cui non si ha una storia che non rientra nelle normali aspettative. 

Numero 2 

Deve avere un impatto enorme. 

Numero 3 

Che abbia una prevedibilità retrospettiva.

Cioè che nonostante sia un evento isolato, la nostra natura ci spinge ad elaborare a posteriori giustificazioni della sua comparsa, per renderlo spiegabile ed imprevedibile. 

Alcuni esempi,  Il crollo delle Torri Gemelle nel 2001, il fallimento della Lehman Brothers nel 2009, il Covid19 nel 2020.

Quindi possiamo affermare che il rischio è che ogni 10 anni potremmo avere un’evento di questa portata, l’incertezza è il differente impatto che questi eventi possono avere nel breve termine. 

I due comportamenti contrapposti che si possono formare possono essere, non investo per la paura di perdere oppure investo nel lungo termine diversificando sia i momenti di ingresso nel mercato finanziario che i settori e l’area geografica, mantenendo la calma nei momenti in cui i mercati sbandano e quando posso ne approfitto. 

Due esempi che possono portare a risultati diversi. 

Chi lascia i soldi in conto corrente oggi è destinato a rendimenti intorno allo zero. 

Chi invece investe con la strategia descritta prima può ottenere ritorni importanti. 

Prendendo i numeri espressi nell’allegato del Sole 24 ore del sabato esce fuori che se avessi investito nei momenti neri di mercato come ad esempio 9 marzo 2009 e avessi mantenuto l’investimento 10 anni, al 9 marzo 2019 io avrei un rendimento medio annuo del: 

Mondo            10,58%

America           13,48% 

Europa            7,70% 

Se invece avessi avuto meno coraggio e fossi entrato con un po’ di ritardo, diciamo un anno dopo ad aprile 2010, l’11 aprile del 2020 avrei comunque un risultato positivo ma con esiti differenti:

Mondo            3,17%

America           7,43%

Europa            -0,25%

In questi due esempi possiamo capire che: 

Nel lungo termine il rischio di non riprendere il capitale investito si riduce a zero. 

I rendimenti sono incerti ma crescono quando si approfitta dei momenti di crisi. 

Gli eventi rari accadono e  generalmente la probabilità che essi si ripetano si riduce per i miglioramenti che senza di essi non si sarebbero potuti ottenere. 

Michele Sportoletti

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Michele Sportoletti

Consulente Finanziario

A volte prendendo in mano questo libro mi rendo conto del valore degli insegnamenti in esso contenuti. Ben Graham, quasi ottantenne, ha confidato ad un amico che sperava ogni giorno di fare qualcosa di folle, qualcosa di creativo e qualcosa di generoso. Non saprei dire ancora quale di queste tre cose mi abbia ispirato per creare questo blog.