Questa è la domanda che mi sono sentito ripetere per tutta la settimana, la risposta purtroppo è che nessuno lo sa.
Quello che possiamo fare è solo provare ad alzare lo sguardo dal buco dove siamo finiti e capire che non siamo perduti come pensiamo o come ci fanno credere.
Oggi sono andato a prendermi un caffè in un bar nel centro di Perugia, ad un certo punto sono entrate 4 ragazze di origine cinese. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata: oddio.
La seconda è stata: ragiona. se i contagiati dal virus Covid 19 in Cina sono circa 80.000 e la popolazione cinese è composta da 1 miliardo di persone, vuol dire che il virus è sotto controllo.
La terza: almeno per oggi continua a prenderti il tuo caffè con calma.
E’ quello che mi ripeto e continuo a ripetere agli altri ogni giorno, non per un finto ottimismo, ma perché anche se i contagi crescono non siamo ancora in una pandemia dalle caratteristiche da fine del mondo.
I mercati finanziari come sempre sono il termometro del panico che dilaga in momenti come questi.
Ma anche in questo caso la cosa migliore da fare è ragionare.
Nella foto qui in basso possiamo vedere come il grafico S&P 500 dal 2009 per 18 volte ogni volta che c’è stato un crollo dovuto a qualche notizia o evento recupera e superare il suo massimo di oltre il 5%.
Ogni volta c’è un motivo per far scendere il mercato azionario ed ogni volta ce n’è uno buono per farlo risalire.
La differenza tra le due situazioni è che quando c’è la discesa i media si scatenano alimentando la paura, quando accade il contrario invece nessuno se ne occupa mai a sufficienza.
Le persone non si spaventano infatti di un -10% ma hanno paura del vuoto, pensano che quel calo sia l’inizio della fine.
Ma il mercato quindi sta crollando o siamo di fronte all’ennesima situazione di allarmismo che si concluderà con un rimbalzo e con una successiva risalita? Come dicevo all’inizio non è dato saperlo ma possiamo aiutarci guardando a ciò che è accaduto in questi ultimi 100 anni.
L’indice americano in questo ultimo secolo ha avuto 10 grandi situazioni di forti depressione, come possiamo vedere nel grafico seguente:
100 anni e dieci grandi depressioni, il 5% di tutte le correzioni in borsa sono state grandi crolli, il restante 95% sono state solo correzioni momentanee,
ll crollo del 1929 spazzò via 30 anni di guadagni. Il crollo del mercato azionario del 1973-1974 riportò il Dow al punto in cui era nel 1958. ai minimi del 2009, il mercato era scambiato a prezzi visti nel 1996! Nonostante tutto la sostanza è sempre la stessa il trend di lungo termine non cambia come possiamo vedere in questo altra foto:
Inoltre se guardiamo quest’ultimo grafico vediamo come a seconda della quantità di azioni o di obbligazioni che teniamo in portafoglio i rendimenti sono minori a mano a mano che si aumenta la parte obbligazionaria.
Quindi più si ha una certa propensione alla volatilità più si ottiene rendimento.
Se vuoi ottenere di più, devi essere disposto a vivere questi momenti come delle opportunità preparandoti mentalmente per tempo, mantenendo la calma e preparando una strategia adeguata.
Le strategie possono essere quella di acquistare il mercato diversificando gli strumenti, i momenti di ingresso, le aree geografiche e i settori e nel momento in cui ci sono questi cali repentini approfittarne con la liquidità che si ha a disposizione.
Il mondo non finirà e quando tutto si risistemerà riusciremo a vedere le cose per come effettivamente sono, cioè che il rischio è direttamente collegato alla ricompensa che vogliamo ottenere.
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