Nel 2007 esce un film con protagonista Will Smith, Io sono leggenda. La storia della nostra umanità frantumata e decimata da un virus letale che trasforma gli uomini in vampiri, l’unico sopravvissuto è anche quello che porta in se la cura.
Nel 2011 esce the Contagion un film che narra la storia della protagonista, Gwyneth Paltrow che viene infettata da un virus trasmesso da un pipistrello e che minaccia tutto il mondo. Nota di costume, è il film tra i più scaricati del momento per l’enorme assonanza con quello che sta accadendo oggi. Lascio perdere poi tutte le serie tv che negli ultimi anni hanno ritratto l’umanità minacciata dal morso di un pipistrello.
Chissà perché amiamo questo gusto per il macabro.
Siamo umani e quindi soggetti ad infezioni, ma credo che la fine del mondo sia ancora lontana.
Come è giusto che sia, c’è preoccupazione, è giusto prendere tutte le precauzioni possibili affinché questo virus faccia il minor numero di vittime possibile, ma bisogna calmarsi un attimo.
Questa mattina su sky tg24 un virologo mi ha chiarito la questione mostrando questo grafico.
La linea arancione sono i casi di contagio ad oggi, circa 8000, quella gialla invece sono i decessi accertati, circa 180 al momento in cui scrivo, circa il 2,2%.
Il grafico ha un significato, vedere l’evoluzione del Coronavirus in termini di contagio ed aggressività. La diffusione del virus oggi ha fattore 2, cioè ogni persona ne infetta due, due ne infettano 4 e cosi via.
Ad oggi il contagio è veloce ma la mortalità fortunatamente non va di pari passo, anzi più aumentano i contagi più la percentuale cala drasticamente.
Possiamo dire che almento questa sia una buona notizia. Oggi tutti gli sforzi sono orientati a diminuire questo fattore due a meno di uno.
Se vi è capitato di vedere le immagini delle città fantasma in Cina, sono tutti chiusi in casa non solo perché la gente ha paura, come tutti pensano, ma perché hanno risposto in maniera esemplare alla richiesta del governo di non uscire di casa diminuendo cosi i casi di contagio per dare tempo alle autorità sanitarie di organizzarsi.
Addirittura in Italia si leggono articoli come questo uscito il 30 gennaio sul Corriere della Sera.
Siamo alla psicosi pura, si comprano mascherine al 400% di rialzo e si vendono azioni che invece sono a sconto. Forse converrebbe fare il contrario, vendere mascherine e comprare azioni.
Non voglio banalizzare una cosa molto seria, ma non voglio nemmeno scivolare in questo vortice della paura che non fa bene a nessuno.
Sicuramente ci saranno degli impatti negativi sull’economia, come è successo in precedenza per la Sars, per l’influenza suina, o per l’aviaria, ma queste crisi non sono solo un danno per l’economia nella maggior parte dei casi si liberano anche risorse da parte dei governi e delle banche centrali. Quando ci sono delle cause di forza maggiore si diventa più accomodanti, ci si aiuta di più per superare i momenti di crisi. E questo alla fine farà recuperare il terreno perduto.
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