Vorrei iniziare questo post facendo gli auguri al nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump, fai un buon lavoro e in modo responsabile, il mondo ne ha bisogno.
Ma l’elezione del presidente degli USA cosa ha creato, più rischio o incertezza? Iniziamo con il definire cosa significano in finanza.
Il rischio è qualcosa che so gestire perché ho una storia che mi dice come farlo, l’incertezza invece è una cosa che non so gestire perché è imprevista, e non conosciuta.
Si dice infatti che sono di fronte ad un cigno nero. Un’animale talmente diverso dalla norma, che tutti i parametri conosciuti prima non sono più veri. Si usa questa espressione da quando fu scoperta l’Australia dove si trovava questo singolare esemplare.
Secondo i giornali e tutte le trasmissioni che in questi ultimi mesi ci hanno fornito notizie sulle elezioni Americane, la Clinton è il rischio perché rappresenta una sorta di continuità con Obama, invece Trump è l’incertezza, è il personaggio che non ti aspetti, osteggiato da tutti e quindi non semplice da comprendere.
Vorrei riportare un esempio che il professor Alessandro Bianchin ha fatto in trasmissione.
Un giocatore può scommettere sull’uscita del numero 1 al lancio di un dado, sapendo che con certezza, il rischio o la probabilità che il numero esca sarà 1 su 6. Cosa ben diversa invece se dovesse scommettere sui giri che farà il dado, qui siamo in una condizione di totale incertezza, perché non abbiamo riferimenti precisi. Ecco perché le assicurazioni sono disposte ad assumersi i rischi quando riescono a calcolare le probabilità degli accadimenti. Cosa diversa quando siamo di fronte ad accadimenti incerti non troveremo nessuno disposto ad assicurarci.
Il cigno nero per essere tale deve essere:
Negli ultimi anni ne abbiamo avuti tanti anche a causa dell’informazione che rende globale qualsiasi notizia.
Pensiamo all’ 11 settembre, al fallimento della banca americana Lehman Brothers, alla crisi del debito sovrano, alla Brexit, e oggi possiamo dire Trump anche se per ora non ha avuto effetti negativi o dirompenti sul mercato. Tutti questi eventi sono vissuti in maniera globale e definitiva come se ogni cosa dipendesse da quel singolo accadimento.
Una buona notizia è che il cigno nero impatta solo sul breve termine, e un investitore intelligente sa che la sua vita finanziaria dipendendo da un’ ottima diversificazione e dal tempo per realizzare i propri obiettivi di vita.
Quindi se non voglio avere brutte sorprese posso diversificare, facendo attenzione a farlo in settori diversi, così da sbriciolare il rischio specifico che si corre quando il risultato dell’investimento è legato alle sorti di pochi titoli o di pochi settori.
Ripeto quindi che il rischio specifico non è misurabile, non è calcolabile. Il rischio che non riesco ad eliminare è il rischio di mercato o rischio di sistema che però a differenza del primo è misurabile e quindi prevedibile.
La frase di oggi è:
Tutti sanno che è più necessaria la prevenzione che la cura, ma pochi premiano gli atti di prevenzione.
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